Claudio Barbaro, lettera aperta. "Non siamo invisibili" | AsiNazionale.it

Claudio Barbaro, lettera aperta. "Non siamo invisibili"

“Ho pensato a lungo se e come settorializzare le rivendicazioni. Perché, in un momento di emergenza generale e con possibili soluzioni per tutti, nessuno escluso, una difesa corporativa dei propri interessi avrebbe potuto costituire un elemento miope della lettura o eccessivamente sbilanciato nella difesa del proprio orticello…”. È l’eccessiva miopia del nostro Governo, che mi ha costretto a rompere gli indugi e scendere in campo, oltre ad aver visto una quotidiana e stucchevole difesa corporativa da parte dei soggetti sportivi istituzionali tesi a difendere le proprie discipline e, anche, alla sensazione netta di assistere a un processo in cui quelle componenti sportive, che tanto rappresentano per il nostro Paese, sono oggi sostanzialmente trascurate dagli interventi timidi di Palazzo Chigi.
Abbiamo lavorato per sottoporre al Governo i numeri dello sport – tanto da essere citati in Gazzetta Ufficiale - fatto sentire la nostra voce con tutti i mezzi a nostra disposizione e richiesto un tavolo che mettesse a confronto tutte le componenti del mondo dello sport. Ignorato dal Ministro Spadafora. Ma noi non ci arrendiamo e abbiamo preparato emendamenti che potrebbero cambiare il volto al decreto Cura Italia, all’esame del Parlamento. Sempre che qualcuno abbia interesse ad ascoltare una base ampia, che si intreccia con l’attività di venti milioni di italiani, socialmente determinante, ma troppo spesso invisibile agli occhi della politica.

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